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Don Gabriele Cossai fu essenzialmente, e in modo egregio, un confessore e un direttore spirituale, non soltanto del clero, ma di tutte le componenti del popolo di Dio. È questa la costante che connota la sua personalità profonda e la sua attività pastorale, nei vari e numerosi incarichi: dalla formazione nella Piccola Casa della Divina Provvidenza alla vicecura al SS. Nome di Gesù in Torino; dalla direzione spirituale nel nuovo Seminario di Rivoli all'ufficio di parroco a Pianezza, fino all'ultimo decennio vissuto, come collaboratore parrocchiale, a Marene. Secondo la convergenza di tutte le testimonianze, don Cossai seppe sempre seminare e trasmettere, in modo convinto e convincente, serenità e fiducia, non quelle a buon mercato, ma quelle che scaturiscono dalla sapienza del cuore e orientano la vita. In questo soprattutto - che si potrebbe anche sintetizzare come primato di Dio e della persona sulle strutture - sembra si possa individuare l'attualità della testimonianza della vita presbiterale di don Cossai. La sua è stata senza dubbio una "vita bella" di prete.